Charlie Haden è stato un grande contrabbassista, ha suonato nella formazione di Ornette Coleman e, insieme, cambiarono le traiettorie del jazz a partire dagli anni ’50. Anche le Haden Triplets, Petra, Tanya e Rachel, appartengono al cuore degli Stati Uniti d’America. Hanno suonato insieme a tanti musicisti importanti sia in ambito rock che jazz e finanche in campo sperimentale.
Delle tre quella che ha dato vita alla carriera solista più interessante è senz’altro Petra, ma insieme hanno creato questo sodalizio che ha già pubblicato un album nel 2014 per la Third Man Records, prodotto da Ry Cooder, il quale vi ha anche suonato assieme al figlio Joachim e a Ricky Scaggs. Il lavoro non ebbe un gran seguito, anzi passò abbastanza inosservato.
Le tre sorelle provengono da una famiglia in cui la musica ha sempre rivestito un ruolo importante, infatti non era solo il padre Charlie ad essere un musicista, ma pure il patriarca Carl E. Haden era un compositore coi fiocchi, amico intimo della Carter Family.
Le tre ragazze riprendono diverse delle sue canzoni, fatte conoscere dallo zio Carl Haden Jr, tornano in studio e danno alle stampe “The family songbook”, un lavoro molto personale prodotto da Woody Jackson. Riprendono diversi brani composti dal nonno e vanno nel profondo delle radici americane, ma ripropongono anche pezzi particolari prelevati dalla tradizione a Stelle e Strisce. Sono brave a mescolare antico e moderno, classico e attuale regalandoci un’opera da gustare nota dopo nota grazie alla loro inventiva e freschezza.
Il disco include anche “Every Time I Try” del fratello Josh, leader del gruppo Spain. Altre canzoni dell’album sono una cover di “Say You Will” di Kanye West e standard Americani come “Wayfaring Stranger”, ”I’ll Fly Away”, “Wildwood Flower” e “Pretty Baby”.
Il grande classico “Wayfaring stranger” viene proposto per sole voci con una scarna strumentazione e il risultato esprime una grande forza emotiva. Molto interessanti i brani del nonno tra cui cito “Who will you love” dotata di una melodia molto antica, oserei dire old fashioned, in cui le armonie vocali toccano i nostri sensi nel profondo. Anche “Ozark moon” possiede un fascino d’altri tempi, l’andamento è quello di un valzer e la melodia è ancora in primo piano assolutamente convincente. È tutto un alternarsi di grandi brani, non solo del passato, ma anche più recenti.
Prendete, ad esempio, la breve “Pretty baby” di Emmylou Harris, tutta improntata sulle voci, oppure il brano degli Spain “Every time i try”, il cui video è un omaggio ai programmi TV di musica country intorno agli anni ’50 e negli ultimi decenni e presenta un cameo dell’attore Nick Offerman.
“Wildwood flower” è un old time che riporta al tempo del vecchio patriarca. Chiudono il disco “What would you give” e “I’ll fly away”. La seconda è un inno battista scritto da Albert E. Brumley in cui le Haden riescono a dare una versione coinvolgente e altamente personale.
Al termine dell’ascolto mi sono sentito in pace con il mondo, trasportato in luoghi che si potevano respirare all’inizio del novecento, in cui le sensazioni erano più interiori e la vita trascorreva, pur nelle grandi difficoltà, in serenità!!!


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