SKYWAY MAN: “The World Only Ends When You Die” cover albumChe titolo per un album dai contenuti decisamente interessanti. Si tratta del secondo lavoro a nome Skyway Man per il cantautore James Wallace, nato a Oakland ma residente a Nashville.

Analizzando la raccolta si può affermare che sia una psych-folk’ band che evoca un sound Muscle Shoals emesso dai Grateful Dead che ‘pilotano un furgone boogie nella malavita greca’.

‘Più diventi calmo, più puoi sentire’. In quanto saggi narratori che sono venuti prima, anche Skyway Man parla un linguaggio di profonda sincerità. La veridicità della voce di James Wallace risuona con umile brillantezza. La saga prende spunto da una persona che ha avuto una esperienza di quasi morte e che nel tempo presente si trova a fare i conti con la pessima situazione degli Stati Uniti. La mia definizione per quanto è contenuto in questo lavoro è ‘cosmic Americana rock opera’ sia per il tipo di narrazione che per gli ingredienti musicali. Wallace si rivolge al gospel e al country, anche se vengono a galla gli arrangiamenti pop orchestrali che tendono a sfociare in arie romantiche e sognanti oppure in momenti esotici. non mancano ritmi honky-tonk e boogie né progressioni rock’n’roll.

Sono tre gli episodi che mi hanno letteralmente rapito. Il primo, “Common Void”, che si costruisce lentamente, lussureggiante e sorprendente, che dal punto di vista sonoro porta Skyway Man fuori dall’esperienza di pre-morte e dal sonno profondo in cui lo abbiamo lasciato l’ultima volta. Quando il nostro personaggio si risveglia, ci viene presentata la bellissima soft jam lenta “The Rise of the Integratron”, i cui archi eterei e la morbida voce del coro salgono e scendono mentre risuonano le parole del famoso ufologo George Van Tassel, un dispaccio ultraterreno mentre il nostro protagonista fluttua lontano dalla terra. Mentre Skyway Man viene strappato agli inferi e riportato sul motoscafo sul fiume Styx, i ritmi allegri e contagiosi e l’organo alieno fioriscono completano “Don’t Feel Bad About Being Alive”.

“The World Only Ends When You Die” è stato registrato tra un capannone a Oakland, l’Huge Planet Studio di Wallace a Nashville e lo studio Spacebomb a Richmond, Virginia. L’album è accompagnato da manoscritti miniati scritti da James stesso e illustrati dal fumettista di culto Kevin Hooyman.

I manoscritti, insieme alla storia in continua evoluzione sullo Skyway Man che viaggia nel tempo e sfida la morte, sono guidati dalla visione di Wallace di un personaggio il cui cammino si immerge nei tropi della fantascienza, nella depressione, nella fine del mondo, nel metafisico e lo spirituale. Con la band dei Spacebomb House e i Lostines, questo disco è un album coinvolgente ed espansivo, un viaggio multiforme, auto-descritto come blues gospel e sci-fi country cosmologico.

Un messaggio lanciato per tutti coloro che lo vorranno seguire, per le persone che si sentono perdute e in quest’opera troveranno messaggi celestiali per continuare ad andare avanti senza mai arrendersi!!!


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