Oggi non è una bella giornata, purtroppo è venuta a mancare la mamma di un mio caro amico/cliente. Mi ha appena telefonato e mi ha chiesto di ricordarla in una canzone che avrei ascoltato nel corso della giornata, ma io sono voluto andare oltre e dedicargli la recensione di un disco di un gruppo a lui caro, i Motley Crue e la mia scelta è caduta su “Dr. Feelgood” che proprio in questi giorni vede l’uscita celebrativa per il trentesimo anniversario.
Il 2019 è stato testimone non solo dell’uscita dell’acclamato film biografico dei MÖTLEY CRÜE “The Dirt”, ma segna anche il 30° anniversario dell’uscita del loro più grande successo commerciale, l’album multi-platino “Dr. Feelgood”.
La band di Nikki Sixx e Tommy Lee è attualmente in una vera e propria nuova vita, grazie all’ interesse suscitato dal film, interesse tale da aver fatto uscire la band dalla sua inattività con l’annuncio del ritorno in tour per il 2020. L’album contiene grandi classici intramontabili della band come “Kickstart My Heart”, “Without You”, “Same Ol’ Situation” e la title track “Dr. Feelgood”. Per celebrare il lignaggio di questa straordinaria rock band, “Dr. Feelgood” viene ristampato e reso disponibile in formato CD in confezione DIGIPAK, con 3 BONUS TRACK.
Tra la fine del tour monco di “Girls, Girls, Girls”, a causa dell’overdose di Nikki che morì per due minuti e poi venne riacchiappato in vita con una siringata di adrenalina sparata dritta nel cuore e l’uscita del nuovo lavoro, la band al completo viene ricoverata in diversi centri di disintossicazione per rimettere a nuovo i componenti, tutti minati da dipendenze gravissime. Il disco in questione è la quinta fatica da studio e vede una rinnovata luce il primo settembre 1989 per la solita Elektra Records. I ragazzi dei Crue dichiarano di essersi profondamente ripuliti, ma il produttore Bob Rock, presso i Little Mountain Studios di Vancouver, impose ai quattro di registrare le loro parti separatamente per evitare conflitti interni e beghe da pollaio, un poker di ex tossici e alcolizzati a combattere contro le relative crisi d’astinenza. Questo fatto porterà i nostri a darci dentro alla grande e ad estrarre dal cilindro una serie di canzoni che diverranno degli inni e composte da tutti i membri del gruppo e non dal solo Sixx. Dodici granate che parlano di droga, sesso e relazioni interpersonali.
“Slice Of Your Pie”, potente e sinuosa, il cui riff portante è stato preso pari pari da “I Want You (She’s So Heavy)” dei Beatles, poi atterra il serpente velenoso di “Rattlesnake Shake” che si avvita ad un riff ipnotico, ripetuto all’infinito, quasi paranoico, ma grandioso nel proiettare sul muro la vigorosa immagine dei nuovi Motley. Un sound che mai aveva raggiunto una simile prestanza, il migliore mai raggiunto. “She Goes Down” si apre con una zip che va giù, e diventa facile immaginare il tema: sesso e porcate per quattro minuti e mezzo di pura spensieratezza con chicche e arrangiamenti notevoli. “Don’t Go Away Mad (Just Go Away)” è assai melodica, semi ballad con accelerata finale.
“Dr. Feelgood” debutta al ventiquattresimo posto, raggiunge subitaneamente la prima posizione della Billboard 200 negli USA e rimane in classifica per 109 settimane, vende 6 milioni di copie solo sul territorio nazionale e altre milionate in giro per il mondo regalando il ruolo di superstar dell’ hard ai quattro scapestrati.
Marco, amico mio, spero di aver potuto allentare il dolore per qualche minuto, raccontandoti di un album che avevi amato in passato e che possa darti forza per il futuro!!!


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