I Crazy Horse sono sempre stati una formazione destinata ad esserlo. Formatasi alla fine degli anni ’60 quando il rock ‘n’ roll stava iniziando a prendere una svolta negli anni ’70, la band (Ralph Molina, Billy Talbot e Danny Whitten) aveva iniziato a suonare con Neil Young e, sebbene non lo sapessero, poi avrebbero fatto la storia per oltre 50 anni. E anche se non sorprende che i Crazy Horse abbiano continuato in questa ricerca, la loro ultima uscita, “All Roads Lead Home”, è a dir poco un’entusiasmante continuazione della loro leggendaria carriera.
È una dichiarazione di potere e scopo su ciò che le band rock ‘n’ roll possono realizzare con il passare dei decenni e la crescita musicale continua. In tanti modi, Crazy Horse esiste come una festa di uno nel modo in cui hanno creato qualcosa di così unico, originale e completamente all’interno del loro mondo.
“All Roads Lead Home” è un album nato per pura ispirazione oltre che per necessità sociale. Il batterista Molina, il bassista Talbot e il chitarrista straordinario Nils Lofgren – che si sono esibiti per la prima volta con il gruppo all’inizio degli anni ’70 e sono tornati a tempo pieno nel 2018 – hanno continuato a registrare le proprie canzoni originali, ciascuno con altri musicisti e in varie località durante gli anni della pandemia. Sono stati costretti a cambiare dal lavoro in trio con Young e hanno sfruttato quell’opportunità per vedere a cosa avrebbero portato le loro nuove configurazioni individuali. E, naturalmente, hanno portato a casa.
I tre membri dei Crazy Horse hanno registrato ciascuno tre canzoni separatamente e con musicisti diversi, e sfidandosi per vedere cosa potevano fare, sono arrivati tutti a un meraviglioso consenso di musica indimenticabile. I nostri non hanno mai realizzato un disco come questo prima d’ora. Da parte sua, Young contribuisce con “Song Of The Seasons”, una versione solista dal vivo della canzone dell’LP con i Crazy Horse “Barn”, in segno di solidarietà con quel nucleo di fratelli con cui ha condiviso il palco e lo studio dal 1969.
In un mondo che è in continua evoluzione e può passare da sfide profonde a creazioni gloriose in un modo che sembra non finire mai, le tracce di “All Roads Lead Home” sono una mappa sia di dove siamo stati sia di dove potremmo andare. Alla fine, i pezzi ricordano non solo il dono della musica, ma altrettanto importante, il pregio dell’amicizia. Per gli amici con legami profondi, anche se a volte su percorsi diversi, hanno scoperto che tutte le strade portano a casa. Possono correre a lungo!!!
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