JAMES – ‘All The Colours Of You’ cover albumStrano l’approccio a questo disco dei James, erano secoli che non li ascoltavo e devo dire che dopo il primo incontro uditivo non sono rimasto particolarmente soddisfatto. Forse troppa carne al fuoco, un album così zeppo di sonorità stranote, dai codici essenziali e accessibili come ”All The Colours Of You”, un po’ devi anche essere bendisposto nel recepirlo. Ho provato a dargli una seconda chance e la cosa ha funzionato, probabilmente il mio umore era pessimo la prima volta, perché, in esso, non si rileva nulla che ostacoli la possibilità di apprezzarlo.

Il disco è il sedicesimo album in studio delle leggende mancuniane James, forse non il loro migliore in assoluto, ma certamente in linea con le loro uscite più riuscite. Prodotto dal premio Grammy Jacknife Lee – che ha lavorato con artisti del calibro di U2, Taylor Swift, REM e Snow Patrol – “All the Colours Of the World” mostra la visione della band sullo stato del mondo, coprendo temi pertinenti come la pandemia globale, la politica, il cambiamento climatico e le relazioni razziali.

“Recover” è un toccante tributo al suocero del frontman Tim Booth che purtroppo ha perso la vita a causa del Covid-19. Nonostante l’argomento grave, il pezzo è una bellissima canzone che evoca speranza, che testimonia l’abilità di Booth nella scrittura di canzoni e affronta le sue emozioni che risuoneranno con chiunque abbia perso una persona cara. Linee commoventi come ‘starà meglio?’ ha davvero colpito nel segno e questo, combinato con il ritmo sorprendente, crea una melodia memorabile che è senza dubbio uno dei momenti salienti dell’album. Mostra anche il suo talento in “Living In Extraordinary Times”, che fornisce la sua visione della vita negli Stati Uniti durante l’amministrazione Trump e la divisione che ciò ha causato.

“ZERO”, la traccia di apertura è una canzone, gioiosa e amichevole per i festival, sulla morte. Incoraggia l’ascoltatore a non farsi prendere dal tempo; ‘Moriremo tutti, questa è la verità / Smettila di misurare il tempo in base al denaro e alla giovinezza…’.

Una delle tracce di spicco deve essere “Beautiful Beaches”, incentrata sul cambiamento climatico e sull’impatto sulla California dopo che è stata devastata dagli incendi boschivi. Lo stesso Tim è stato personalmente colpito e lui e la sua famiglia sono stati costretti a fuggire dalla sua casa per sfuggire agli incendi che hanno devastato la California.

Il lavoro mostra la band che continua con un suono più stratificato e sperimentale, al punto che è difficile sapere dove archiviare questo album in un negozio di dischi. Se un gruppo ha solo pochi secondi per catturare l’attenzione dell’ascoltatore, allora puoi dire che i James hanno compiuto quella particolare missione. In parte pop e in parte rock, alla fine, non è facile da classificare. Tuttavia, per tutta la sua complessità, non c’è canzone che non ti ritrovi a cantare dopo aver ascoltato il disco un paio di volte!!!


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