Nativo della Pennsylvania Keith Kenniff – in arte Goldmund – ha saputo imporsi nel corso degli ultimi anni come uno dei più importanti compositori di musica ambient minimale basata su pianoforte al fianco di illustri colleghi come Hauschka, Dustin O’Halloran ed il maestro Ryuichi Sakamoto, che per Goldmund ha già speso grandissime parole di elogio.
Si tratta di un’opera preziosa in cui il nostro utilizza pochi strumenti (pianoforte, synth), in cui risultano magici gli intrecci analogico/digitali.
Nonostante la scarsezza di strumentazione le tracce di “Occasus” si vestono di grande varietà di risonanze, imperfezioni e detriti sonori che fanno bella mostra di sé quasi che fossimo di fronte ad un’orchestra.
Le note sono proposte in modo dilatato, i brani si materializzano attraverso prolungate sospensioni in modo da raggiungere un’atmosfera crepuscolare e un senso di nostalgia avvolta dalle tenebre.
Un disco con una grande attitudine cinematica.
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