Ex membro dei Carolina Chocolate Drops, Dom Flemons è un talentuoso polistrumentista nonché un grande ‘American Songster’ interprete e continuatore della miglior tradizione musicale americana, mentre “Prospect Hill”, pubblicato originariamente nel 2014, è il suo terzo e più celebrato album che la Omnivore ristampa ora in una ricca edizione ‘expanded’ allargata a due CD. Forse la sua figura va oltre a quella del solo musicista per abbracciare anche quella di studioso e ricercatore in modo da poter riprendere in mano argomenti musicali come bluegrass, piedmont blues, jazz, traditional country e tutti quei generi che sono l’impalcatura della musica americana.
Uomo impegnato, è infatti membro del programma Next Generation Artists della fondazione Music Maker Relief, deve la sua fama al fatto di essere stato membro di quella magnifica formazione che risponde al nome di Carolina Chocolate Drops, nelle cui fila è rimasto fino al 2013.
Questa doppia raccolta rappresenta la sua settima uscita discografica anche se “Prospect Hill” è una riedizione del suo terzo lavoro, mentre il secondo cd è suddiviso in due parti, “What Got Over” e “The Drum Major Instinct”. L’eccellente remixaggio è opera delle mani di Jason Richmond, dotato di grande orecchio e, abituato a lavorare con il jazz e la world music, dona all’opera un suono ad ampie dimensioni ed estremamente pulito quasi si trattasse di una Bebop band. Notevole il cast di musicisti su cui Dom ha potuto contare, che hanno saputo dare freschezza allo stile delle string band afro-americane prebelliche e ampliare la gamma sonora. Si dividono in due gruppi: il primo di estrazione jazz , mentre il secondo, ridotto in numero, ha suonato nei pezzi che necessitavano di arrangiamenti minimali ed essenziali, ma sempre godibili.
È un viaggio sonoro suddiviso in tre parti, la cui prima sezione è rappresentata dall’album originale: una collezione di canzoni che Flemons incise dopo avere trascorso ‘molti giorni ad ascoltare dischi in vinile, 78 giri e CD, scoprendo nuovi generi di musica in negozi di dischi di tutto il Paese e di tutto il mondo’ e che ingloba motivi folk, ragtime e dixieland ma anche musica bandistica per pifferi e tamburi con brani ambientati di volta in volta in Arizona come in Georgia, a San Francisco come a Nashville, che coprono un arco temporale che va dai minstrel shows di fine Ottocento al rock and roll degli anni Cinquanta (includendo riprese dal repertorio di artisti come Frank Loesser, il chitarrista elettrico James Davis e il banjoista Gus Cannon ma anche composizioni originali) e che ancora oggi sorprendono per freschezza e vivacità grazie anche ai contributi di altri eccellenti musicisti come l’armonicista Guy Davis e il sassofonista Brian Horton.
Il secondo ‘atto’ è costituito dall’EP di nove tracce “What Got Over”, uscito in vinile per il Record Store Day del 2015 e mai prima d’ora disponibile su CD mentre il terzo,”The Drum Major Instinct”, è una raccolta di 12 strumentali finora inediti che ‘presenta la visione della Fenice che risorge dalle proprie ceneri e si trasforma in farfalla guardando il mondo con occhi nuovi’. Sono lo stesso Flemons e la moglie Vania Kinard a curare le note di copertina di un album rilevante sotto il profilo storico, musicale e culturale, arricchito dalle straordinarie fotografie di Timothy Duffy (le cui opere sono esposte al National Gallery of Art, al National Museum of African American History and Culture e al New Orleans Museum of Art).
Un’immersione totale nella musica americana che ci scorre davanti come se le note fossero l’immagine di un film. Splendido!!!
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