Un trio stellare quello composto da David Grubbs – chitarra, Mats Gustafsson – flauto, sax, elettronica e Rob Mazurek, tromba, elettronica e percussioni.
Tre artisti provenienti da diversi angoli del grande spettro della musica creativa attuale, impegnati nell’opera di convergenza fra elementi sonori diversi, dal rumore estremo attraversando echi sciamanici fino all’approdo su delicatissime tessiture timbriche tutte giocate sui possibili equilibri fra strumenti acustici ed elettronici.
“The Underflow”, titolo dell’album, ma anche nome del gruppo, arriva come un’ennesima conferma della grande creatività di Grubbs, Gustafsson e Mazurek, e al tempo stesso come sorpresa assoluta anche per le orecchie più esperte e avventurose. Il disco è stato registrato nel corso di due serate nel maggio del 2019.
Non si erano mai incontrati in precedenza e la difficoltà consisteva nel far convivere non solo i loro strumenti acustici ed elettrici, ma pure il groviglio di elettronica presente.
Spaziando dal rumore estremo alla texture delicata (anche un raro assolo di Gustafsson sul suo primo strumento, il flauto), le cinque tracce del CD segnano l’inizio di un nuovo gruppo, chiamato nello stesso modo del luogo in cui si è registrato, il venerabile Underflow, negozio di dischi e galleria d’arte ad Atene, Grecia.
Sfruttando l’energia e l’intelligenza dei recenti dischi di chitarra solista di Grubbs, lo spirito e la grinta del lavoro caratteristico di Mazurek con il Chicago Underground Duo e il recente progetto Desert Encrypts, e il monster-truck yowl di Gustafsson a pieno regime, questo lavoro è una sorpresa anche per i suoi partecipanti, un regalo che hanno fatto a loro stessi.
Maneggiare con cura, contiene musica ad alto tasso di pericolosità, ricerca e intelligenza!!!


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