CVC – ‘Get Real’ cover albumL’etica del lavoro di CVC è fuori dubbio. Fondata solo tre anni fa, la band psico-rock gallese, nota anche come Church Village Collective, dal nome della loro città natale, si è fatta strada con entusiasmo sul palco, suonando dozzine di concerti in tutto il Galles meridionale. ‘È arrivato al punto in cui è diventato ovvio che tutti stavano pensando, ‘Oh, certo, i dannati CVC suoneranno stasera’’, hanno detto a NME lo scorso maggio. Tuttavia, i primi segnali erano promettenti. La vendita del leggendario club di Cardiff Clwb Ifor Bach per 380 posti senza accompagnamento musicale ha coronato la rapida ascesa del gruppo, saldamente puntato al vertice.

L’album di debutto, “Get Real” (che segue l’EP dell’anno scorso “Real To Reel”), è il modo in cui i ragazzi gallesi escono dal terreno che ha plasmato la loro storia fino ad ora. Sembra che la band sia diventata più intelligente – gli arrangiamenti sono diventati più semplici, le canzoni sono diventate più chiare – poiché il loro aspetto porta la luminosità attentamente studiata a un nuovo livello.

L’eclettico singolo, “Sophie”, suona con disinvoltura, terminando con una dichiarazione contorta che il tastierista Daniel Jones è innamorato della timida eroina della canzone; la fidanzata amante della musica di Jones che si rifiuta di cantare davanti al gruppo. Una breve nota vocale – il suo felice grido di ‘mi stai mettendo in imbarazzo’ – rende il momento particolarmente piacevole.

Musicalmente, gran parte del tempo trascorso ad ascoltare “Get Real” è associato allo svelare la rete delle influenze. Le note dei Beatles, Earth Wind and Fire e Supertramp galleggiano abbastanza vicino alla superficie; il suono è intriso di funk curativo (“Tuk-tuk”), vaga attraverso lo psico-pop degli anni ’60 (“Winston”) e si trasforma in un indie rock più diretto (“Good Morning, Vietnam”). Il disco generalmente suona alla grande perché ha un sound molto familiare.

Gli indizi sull’origine del loro suono particolarmente studiato arrivano attraverso il compagno di CVC al loro debutto, un breve EP con cover di Rough Trade sotto lo pseudonimo di The Rag Tag Wedding Band, ‘l’alter ego della formazione in giacca e cravatta’. E a volte, purtroppo, “Get Real” sembra troppo simile agli originali creati da un anello di fidanzamento particolarmente liscio.

Questa caratteristica, ovviamente, ha i suoi vantaggi: i nostri creano un team veramente affinato, supportato da una comunità leale e basato su una filosofia democratica collettiva che coinvolge il pubblico nei processi musicali. Ma il mantra del gruppo ‘pace, amore e bei tempi, resta reale, resta vero, e basta’ riassume “Get Real”: non importa quanto i CVC siano concentrati sul loro futuro indubbiamente promettente, qui il loro buon umore alla fine perde slancio!!!


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