CARLA THOMAS: “The Queen Alone” cover albumRegistrato nel 1967 agli Stax Studios di Memphis, Tennessee. Prodotto da Jim Stewart. Tra tutte le maestose eminenze del panorama musicale degli anni ’60, la cantante Carla Thomas, artista dell’etichetta Stax, era considerata ‘la regina del soul di Memphis’.

Il suono essenziale, chiaro ed asciutto di “The Queen Alone” trasmette il fascino di Memphis e della sua grande tradizione musicale del sud. Con profonda concentrazione la regina inizia la sua esibizione con una versione tesa, ma piacevole di “Any Day Now” di Burt Bacharach. L’apertura riflessiva segnala chiaramente che in questo disco tutto ruota attorno alla voce di Carla, sia che si tratti di un brano soul (“Stop Thief”) che di un pezzo dal groove metallico (“I Take it to My Baby”). Perfino l’occasionale incursione del violino in “I Want to Be Your Baby” non è fine a sé stessa, ma serve ad esaltare la voce morbida della vocalist.

In “The Queen Alone” ci sono inoltre una polifonia rigogliosa che segue lo schema domanda-risposta (“Something Good”) ed un inebriante gospel (“Lie To Keep Me from Crying”) che ben rappresentano l’anima soul della registrazione.

È sicuramente vero che fosse ‘la regina del soul di Memphis’, ma non era affatto ignara del soul dolce e dei quartieri alti, più elegante e più influenzato dal pop che veniva da Detroit, Filadelfia e Chicago. La si trova in modalità Diana Ross: seducente, sofisticata in una parola un portamento appropriato per lei nonostante provenisse dalla nota città del Tennessee.

Questo disco, uno dei suoi album più forti, non è il lavoro di qualcuno che ha adottato un approccio esclusivamente a Memphis, ma di una persona che era ben consapevole di ciò che Gladys Knight, Dionne Warwick, Martha Reeves e altre stavano producendo. Tutta la grinta solita era affievolita in favore di archi squisiti, di coristi empatici. Le performances sono però di gran livello grazie al supporto di Booker T. & The Mg’s.

Ciò che sorprende è il fatto che l’LP in questione (ristampato in CD nel 1992) contenga solo due successi: il giocoso “Something Good (Is Going to Happen to You)”, che è arrivato al numero 29 della classifica dei singoli soul di Billboard, e l’idealista ballata con influenze gospel e singolo R&B numero 11 “I’ll Always Have Faith in You”.

Canzoni che andavano dal dolce e vulnerabile “I Want to Be Your Baby” al rimorso “All I See Is You” e al pessimistico “Any Day Now” (una canzone co-scritta da Burt Bacharach) non erano singoli, ma non è stato per la mancanza di un canto sincero. Attingendo all’anima del sud e del nord, “”The Queen Alone” è un piacevole promemoria del fatto che erano opzioni ugualmente attraenti.

La Thomas riesce ad infondere ai brani una maturità eccezionale nonostante la ancora giovane età e il crossover tra soul e pop risulta perfettamente riuscito!!!


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