I quattro membri dei Tonbruket fanno musica insieme da ormai 10 anni e in questo loro sesto album, intitolato “Masters of Fog”, è evidente come la loro grande intesa abbia dato vita ad un mondo sonoro distintivo e unico.
I quattro musicisti vengono da background musicali marcatamente diversi. Il contrabbassista Dan Berglund ha sviluppato idee stilistiche uniche nei suoi quindici anni di carriera come membro degli E.S.T. (Esbjorn Svensson Trio).
Il chitarrista e polistrumentista Johan Lindström ha fatto della ricchezza della sua tavolozza musicale il proprio marchio di fabbrica.
Il tastierista Martin Hederos è diventato famoso come membro della rock band svedese The Soundtracks Of Our Lives. Il batterista Andreas Werliin ha fatto scalpore in tutta Europa con l’ardito duo di batteria e voce Wildbirds & Peacedrums, mentre oggi esplora una particolare miscela di free jazz e rock psichedelico nel trio di Mats Gustafsson.
Negli album precedenti – “Tonbruket” (2010), “Dig It To The End” (2011), “Nubium Swimtrip” (2013), “Forevergreens” (2016) e “Live Salvation” (2018) – i quattro musicisti hanno gettato le basi del loro mondo musicale in cui confluiscono jazz moderno, prog rock, americana, psichedelia, musica nordafricana, trance ambient e pop d’avanguardia.
Il sesto album del gruppo nordico, “Masters of Fog”, non è solo una sintesi del loro percorso musicale, ma è anche una nuova e stimolante partenza. Lungi dall’utilizzare il loro decimo anniversario come pretesto per guardarsi indietro, i Tonbruket hanno più che mai il desiderio di esplorare nuovi territori. Mentre su ciascuno dei loro precedenti album c’era un filo narrativo, questo nuovo lavoro è molto più simile a una raccolta di racconti musicali, tenuti insieme dalla coesione della band e dalla sua coerenza stilistica.
Alla faccia di coloro che ritengono la ACT e il suo produttore Siggi Loch una etichetta che ha l’ambizione di mettere sotto contratto quasi esclusivamente i migliori pianisti del nord Europa!!!
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