Con l’Australia, un focolaio per molte forme di musica rock in questi giorni, il nuovo album di Ocean Alley suona un po’ con la loro formula rilassata della vita da spiaggia, ma rimane molto accessibile alle masse mentre “Low Altitude Living” offre pop rock radiofonico in tutte le dodici forti tracce.
Le cose iniziano positivamente dalle prime note dell’apertura “Home”, mentre le chitarre scintillanti, la batteria facile e le tastiere elettroniche si mescolano in una foschia sognante ispirata agli anni ’80, proseguendo perfettamente nella seguente “Double Vision” che sarebbe stata tutta la FM onde radio quando era una cosa. Questa produzione ‘mid-dial’ ricorda abiti più recenti come The War On Drugs e The Magic Numbers, pur mantenendo le cose molto meno bizzarre o sperimentali rispetto ai loro connazionali King Gizzard & The Lizard Wizard o Psychedelic Porn Crumpets.
La band, Baden Donegal (voce, chitarra), Angus Goodwin (chitarra solista), Lach Galbraith (tastiera, voce), Mitch Galbraith (chitarra), Nic Blom (basso) e Tom O’Brien (batteria) si sono divertiti durante il loro isolamento nel 2020, usandolo per demo e poi creare questi sforzi accattivanti e facilmente digeribili.
Due dei migliori sono “Touch Back Down” ispirato allo yacht rock, che va alla grande con sintetizzatori e riff durante un ritornello impennato e i gorgheggi groove funk-rock alla 311 di “West Coast” che i barboni della spiaggia di tutto il mondo rimbalzeranno allegramente insieme. La vivace e diretta “Perfume” brilla mentre lo stile del gruppo si sposta verso un territorio più ballato per “Drinks And Cigars” prima che “Simple Pleasures” spinga avanti un’atmosfera dance di successo con un assolo di sax e chitarre elettriche pulite che colorano il numero pronto per la festa.
Meno coinvolgenti sono le incursioni del gruppo in riff più pesanti, che ricordano i Queensrÿche durante “Changes”, mentre “Deepest Darkness” aggiunge spruzzi overtop di rock da arena simile agli Aerosmith nel suono.
Ocean Alley prende anche una strana svolta nel R&B leggero con “Snake Eyes” che sarebbe una mossa intelligente, ma copiano direttamente un flusso “Easy (Like Sunday Morning)” che suona come uno strano miscuglio di cover e originale. Tornano in sincrono, concludendo “Low Altitude Living” con un mix di riff brillanti e jam e sintetizzatori che galleggiano e racchiudono le vibrazioni del gruppo con una forma fluida sulla bella “Lapwing”. La traccia mette in mostra i talenti della band, svanendo come un tramonto occidentale per chiudere il vibrante rilascio!!!
No responses yet